Nel tentativo di aumentare il turismo e attirare i visitatori sulla Costa del Sol, il governo andaluso vuole offrire ai vacanzieri un tipo di assicurazione COVID che copra ad esempio le spese mediche.
Foto di Alessio Rinella su Unsplash
Foto di Alessio Rinella su Unsplash

Dopo uno dei peggiori anni per l'industria del turismo spagnolo, la Costa del Sol ha annunciato che offrirà "un'assicurazione gratuita contro il coronavirus" nel tentativo di aumentare il turismo nella zona. Il governo andaluso vuole offrire "tranquillità" ai turisti che visitano la zona, mentre si godono il loro soggiorno nel sud della Spagna.

L'Andalusia non è la prima regione spagnola ad optare per questa strategia, dato che si tratta di un programma simile a quello introdotto all'inizio di quest'anno nelle Isole Canarie. L'assicurazione dovrebbe essere introdotta in Costa del Sol a partire da gennaio 2021, sarà gratuita al 100% e, secondo le autorità, coprirà le spese mediche, nonché i costi di hotel e ospedale nel caso in cui i turisti contraessero il COVID-19 durante il loro soggiorno.

Questa assicurazione contro il coronavirus fa parte di una serie di nuove iniziative annunciate in Andalusia per aumentare il turismo dopo la disastrosa stagione estiva. È stato anche annunciato un buono sconto che offre una riduzione del 25% sui viaggi esclusivamente per i turisti interni (offerto quindi a tutti i residenti andalusi che viaggiano all'interno della regione tra ottobre 2020 e maggio 2021), mentre l'assessore comunitario al turismo della regione Juan Marín ha chiarito che l'assicurazione turistica copre anche i viaggiatori internazionali.

Tuttavia, queste misure potrebbero arrivare troppo tardi? Secondo i dati, i danni sono già stati molti, visto che solo 204.926 visitatori internazionali hanno visitato la Spagna a giugno, rappresentando un calo del 97,7% rispetto allo stesso mese del 2019. Secondo i dati diffusi dall'agenzia di stampa per espatriati The Local, anche la spesa turistica nella prima metà dell'anno in Spagna è diminuita del 70,6%, il settore ha perso 27,3 milioni di visitatori e 28,4 miliardi di euro di entrate durante l'apice della pandemia nella prima metà dell'anno.