
Una delle misure introdotte dal governo spagnolo durante la pandemia di coronavirus è stata la moratoria dei mutui per i proprietari di case il cui reddito è stato direttamente influenzato dalla pandemia. Dopo essere state prorogate in diverse occasioni, le moratorie sui mutui per il COVID-19 in Spagna sono terminate, il che significa che non saranno accettate nuove domande. A partire dal 30 marzo 2021, le persone colpite finanziariamente dalla crisi del coronavirus non potranno più richiedere alla banca il differimento dei pagamenti del mutuo o del prestito.
Secondo gli ultimi dati del Banco de España, fino a fine febbraio erano state concesse 222.256 moratorie legislative (quelle promosse dal governo), su 265.061 domande totali presentate, che si sommano a un saldo in attesa di rimborso di quasi 20 miliardi di euro.
Tieni presente che se stai attualmente usufruendo di una moratoria ipotecaria, i tuoi pagamenti saranno coperti fino alla fine del periodo concordato. Tuttavia, se la tua moratoria ipotecaria è stata approvata durante il primo stato di allarme, allora vuol dire che sta per scadere. Chiunque si trovi in questa situazione dovrà quindi recuperare il consueto pagamento a rate del mutuo.
Sia la prima che la seconda moratoria approvate dal governo spagnolo prevedevano un periodo massimo di richiesta di 9 mesi, che poteva essere prorogato di ulteriori 3 mesi se il beneficiario fosse riuscito ad applicare anche la moratoria ipotecaria settoriale (ovvero quella lanciata dal banche di propria iniziativa e formalmente conclusa lo scorso settembre). In altre parole, ai beneficiari sono stati concessi tra 9 e 12 mesi per differire i pagamenti.
Ma cosa succede se una volta trascorso questo periodo, il titolare di un mutuo ha ancora problemi finanziari che gli impediscono di effettuare regolarmente i pagamenti? Secondo l'OCU (un'organizzazione di consumatori spagnola), ci sono diverse opzioni:
- Negoziare con la banca una riduzione della rata mensile del mutuo in cambio di un allungamento della durata del mutuo. A lungo termine, questa opzione comporterà il pagamento di più interessi, sebbene a breve termine possa essere una soluzione per molti dipendenti e lavoratori autonomi.
- Chiedere alla banca un periodo di grazia, durante il quale vengono pagati gli interessi, ma il capitale non viene rimborsato. Secondo l'OCU, le banche sembrano ora aperte a considerare opzioni che facilitino il pagamento, contrariamente a quanto accaduto durante la crisi precedente.
- Nel caso più estremo (il mutuatario ha un livello di indebitamento molto elevato e non vi sono prospettive di miglioramento della sua situazione economica), l'OCU consiglia di considerare la vendita dell'immobile, soprattutto se l'importo ottenibile è maggiore del debito residuo. L'Ocu ritiene che, vista l'incertezza esistente, "il denaro che si può ottenere ora dalla vendita sarà probabilmente maggiore di quello che si otterrà tra pochi mesi".