L'edilizia abitativa si è rafforzata negli ultimi mesi come uno dei grandi porti sicuri per gli investimenti in Spagna in un contesto di incertezza e instabilità dei mercati finanziari. Secondo uno studio della piattaforma tecnologica di investimento immobiliare Inviertis, quest'anno gli investitori immobiliari, nazionali ed esteri, sono cresciuti del 10% a causa dell'inflazione e della guerra in Ucraina. Questa è la prospettiva immobiliare spagnola per il 2022 per ciò che resta dell'anno, secondo Inviertis.
Nonostante l'attuale contesto economico in Spagna e in tutta Europa, la società afferma che "le operazioni di acquisto, vendita e affitto di case in Spagna continuano a concludersi normalmente a causa delle esigenze della domanda e dell'accelerazione delle operazioni legate all'inflazione e all'aumento dei tassi di interesse".
Un documento diffuso da Inviertis sottolinea che "l'instabilità dei mercati, che non dovrebbe migliorare nei prossimi mesi, è un'opportunità per gli investitori che cercano tranquillità e rendimenti stabili". All'interesse degli investitori "si aggiunge la volontà delle famiglie spagnole di acquistare una residenza a seguito dell'imminente aumento dei prezzi e dei tassi di interesse, fattori che hanno aperto una 'finestra di opportunità' per comprare in condizioni migliori. L'immobiliare residenziale sarà il segmento che susciterà maggiore interesse sia in termini di volume di investimenti che di numero di transazioni". Questo vale anche per gli espatriati che intendono trasferirsi all'estero, che ritengono che gli immobili spagnoli siano un buon investimento nel 2022 e che attualmente valga la pena investire su di essi.
La piattaforma assicura che attualmente c'è un elevato volume di investitori con liquidità sul mercato che stanno cercando di investire il proprio capitale acquistando asset immobiliari come rifugio sicuro, in assenza di altre opzioni sui mercati azionari o energetici. Tutte le indicazioni mostrano quindi che la voglia di investire nel settore immobiliare in Spagna rimarrà elevata.
"Siamo in un contesto macroeconomico incredibilmente veloce. Nessuno avrebbe detto a gennaio cosa avremmo potuto avere davanti a noi. Se l'inflazione continua a salire insieme ai tassi di interesse e la liquidità rimane, il mercato reggerà. Ma se uno di questi parametri cambierà, ci troveremo di fronte a un calo della domanda che influenzerà i prezzi ma non la fame degli investitori", affermano gli esperti di Inviertis.
Per il momento, la loro previsione è che la domanda continuerà a crescere fino alla fine dell'anno. Per allora, la piattaforma ritiene che potrebbe esserci un arresto nella compravendita di case e nell'escalation dei prezzi, in linea con quanto previsto da altre agenzie come AFI o Bankinter. Tuttavia, è esclusa la possibilità di una caduta paragonabile a quella subita durante la crisi del 2008.