Edilizia in Spagna
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Il settore immobiliare è stato uno dei più stabili del mercato nel corso del 2021, con un aumento delle transazioni in questi quasi due anni di pandemia, e presenta cifre che non si vedevano dal boom immobiliare (2007-2008). I prezzi sono rimasti praticamente stabili, con rialzi al di sotto del 5% in media su base annua, scongiurando il rischio di una bolla che si sta creando invece sui mercati internazionali. Gli esperti ritengono che l'edilizia abitativa resterà stabile, ma ci saranno variabili estranee al settore immobiliare che segneranno i passi del 2022, come l'inflazione, l'evoluzione della pandemia o la crisi delle materie prime per le costruzioni.

Il mercato immobiliare non ha smesso di sommare dati positivi praticamente dall'inizio del 2021. Sia i dati dell'Istituto Nazionale di Statistica (INE), che quelli del Consiglio Generale dei Notaidell'Associazione dei Registratori fondiari parlano di incrementi a doppia cifra rispetto al 2020, piuttosto logico vista la paralisi di tutta l'attività economica durante la pandemia di coronavirus, che ha portato a un lockdown di quasi 100 giorni.

I dati attuali sulle vendite e sugli acquisti di case però non solo stanno migliorando rispetto al periodo pre-pandemia del 2019, ma mostrano anche valori simili a quelli registrati tra il 2007 e il 2008, nel mezzo della bolla immobiliare in Spagna. L'ultimo aggiornamento del 2021 da parte dei notai parla già di oltre 527.000 case vendute nel 2021, superiori a quelle trattate in termini annuali tra il 2009 e il 2016, e praticamente le stesse di tutto il 2017.

L'INE, con i dati raccolti, conferma che il maggior peso delle transazioni continua ad essere basato sulle transazioni di abitazioni usate. Quasi l'80% di tutte le transazioni concluse quest'anno riguarda case di seconda mano, anche se le nuove costruzioni sono le protagoniste degli aumenti maggiori. Le case di nuova costruzione, che rappresentano una transazione su cinque, sono aumentate del 39,3% su base annua fino a ottobre, rispetto al 35,1% delle vendite di immobili usati.

I principali mercati residenziali, con Madrid in testa (17.840 transazioni), seguita da Barcellona (7.325), Malaga (7.179), Alicante (5.932) e Valencia (4.243), sono state le province in cui sono state acquistate la maggior parte delle case nuove.

Inoltre, secondo i dati di idealista, una casa su tre venduta attraverso il principale mercato immobiliare del sud Europa non era sul mercato nemmeno da un mese, secondo uno studio pubblicato con dati di ottobre.

Previsioni di mercato per il 2022

Le previsioni del settore immobiliare per il 2022 sono positive e ritengono che le compravendite di case rimarranno al di sopra del mezzo milione di transazioni, a condizione che la domanda rimanga stabile e si decida cosa fare con i risparmi accumulati in questo periodo.

Tuttavia, ci sono rischi non associati al settore immobiliare che possono danneggiare l'evoluzione del mercato, in particolare la variante omicron del coronavirus, e l'influenza dell'economia. Inoltre, va considerato anche il costo della vita con l'aumento dell'inflazione che stiamo vivendo, soprattutto nell'ultima parte del 2021.

Il terzo fattore che può danneggiare gli sviluppi del mercato è il rallentamento e i ritardi nella distribuzione delle materie prime per l'edilizia abitativa, fondamentale per il settore delle costruzioni.