Il mercato immobiliare spagnolo sta toccando i livelli del 2008, come dimostrano i report analizzati / Gtres
Il mercato immobiliare spagnolo sta toccando i livelli del 2008, come dimostrano i report analizzati / Gtres

Soffiano venti favorevoli per la casa e non solo in tematica di affitto. Questa situazione si riflette nelle ultime statistiche del catasto, elaborate dal Colegio de Registradores de España, che mostrano che il prezzo degli alloggi è aumentato del 9,4% su base annua nel primo trimestre del 2018.

Secondo lo stesso studio, le compravendite di abitazioni tra gennaio e marzo si sono arrestate a 128.990 transazioni, con un incremento del 13,4% rispetto all'anno precedente e del 15,3% rispetto al trimestre precedente. Dal 2008 non si vedevano cifre di vendita simili.

Le Comunità Autonome che hanno registrato il maggior numero di compravendite di case in termini annui sono state Andalusia (24.208), Catalogna (20.756), Valencia (19.876) e Madrid (18.855), mentre gli incrementi trimestrali più elevati sono stati registrati nei Paesi Baschi (36,27%), Murcia (31,88%) e Navarra (21,43%).

Negli ultimi 12 mesi sono state registrate 479.475 transazioni, il risultato più elevato a partire dal primo trimestre del 2009. Le province con il maggior numero di compravendite di case sono state Madrid (72.131), Barcellona (54.462), Alicante (36.447), Malaga (30.530), Valencia (27.609), Baleari (16.211), Siviglia (15.320), Murcia (14.251), Las Palmas (12.386), Tenerife (11.952) e Cadice (11.483).

In termini relativi (rispetto al numero di abitanti) le province con il maggior numero di compravendite per mille abitanti nell'ultimo trimestre sono state Alicante (5,54), Malaga (4,81), Castellón (3,78), Almeria (3,75) e Girona (3,74).

Secondo la tipologia, sono state registrate 22.229 transazioni su nuove costruzioni e 37 province hanno incrementato il numero di compravendite registrate. Gli aumenti maggiori si sono registrati a Castellón (180,49%), Álava (115,08%), Teruel (69,09%) e Vizcaya (64,31%). Inoltre, 28 province hanno raggiunto incrementi intertrimestrali di due cifre o più.

Per quanto riguarda le case di seconda mano, sono state registrate 106.691 transazioni, che si traducono nel dato più alto dal secondo trimestre del 2007.  Su questa linea di crescita, 43 province hanno aumentato il numero di compravendite. In questo caso, i tassi di crescita più elevati sono stati quelli di Guipúzcoa (38,95%), Vizcaya (31,95%) e Murcia (30,35%). Inoltre, in 32 province, sono stati raggiunti incrementi a due cifre trimestre su trimestre.

Inglesi in testa, ma il 'Brexit' provoca il caos

Gli acquisti di abitazioni da parte di stranieri sono scesi in maniera contenuta dal 13,6% - degli ultimi tre mesi del 2017 - al 13,1% del totale delle operazioni del primo trimestre 2018, con un incremento in termini assoluti dovuto all'aumento del numero complessivo di transazioni, dato che nel quarto trimestre 2017 si sono registrate circa 15.000 operazioni e da gennaio a marzo 2018 circa 16.500 operazioni.

La nazionalità degli acquirenti mantiene le loro posizioni tradizionali. Gli inglesi rimangono in testa alla classifica con il 14,6%. “Questa cifra è molto bassa e la causa è il “Brexit”, visto che questa percentuale rappresenta solo un terzo delle vendite accumulate prima che il Regno Unito decidesse di lasciare l'Unione europea”, dicono dal Colegio de Registradores de España.

Secondo e terzo posto rispettivamente per tedeschi (7,9%) e francesi (7,6%). Nell'ultimo anno, gli stranieri si sono resi protagonisti dell’acquisto di quasi 63.000 case.

In particolare, le province con il maggior peso di acquisti da parte di stranieri nel primo trimestre dell'anno sono state Alicante con il 41,05% e Tenerife con il 40,78%.

Alle spalle di queste due province, con risultati prossimi al 30%, si trovano le Isole Baleari (31,72%), Malaga (30,57%) e Girona (26,94%). Insieme ad Alicante e Tenerife, sono le cinque province con i risultati più alti in termini di acquisti di case da parte di stranieri negli ultimi anni, con risultati più alti rispetto al resto delle province.

Fotografia del credito ipotecario

Il debito ipotecario per abitazione è aumentato moderatamente di uno 0,2% nell'ultimo trimestre, attestandosi a 121.123 euro, con un incremento del 3,4% rispetto allo stesso trimestre del 2017.

Dando un occhiata ai nuovi mutui, i mutui a tasso fisso sono rimasti stabili al 37,3%, mentre i mutui a tasso variabile sono arrivati a toccare il 62,7%.